Il Manifesto di Fare Digitale
Il digitale è un bene
necessario e universale.
Il libero accesso alla rete e ai suoi
contenuti è un diritto fondamentale.
Analogico e digitale si fondono dando vita alla società delle informazioni e delle relazioni.
I dati pubblici sono un bene comune e devono essere disponibili, aperti, interoperabili e disaggregati.
Il digitale è un fattore di cambiamento, ma non è il cambiamento.
Il mondo lo cambiano le persone.
La digitalizzazione è una priorità collettiva e deve ridurre le complessità, eliminare le barriere e generare opportunità sostenibili.
#FareDigitale significa generare – attraverso il digitale – maggiore valore per la comunità.
La cultura digitale è condizione necessaria per il #FareDigitale. È compito dell’istruzione pubblica creare le condizioni per stimolarla e svilupparla.
La scuola digitale è interconnessa, innovativa, inclusiva e fondata saldamente sulle relazioni umane.
Il Iavoro digitale non è funzione del tempo e dello spazio, ma delle relazioni di fiducia e dei risultati.
La lotta al digital divide – di natura tecnica, sociale e culturale – è una priorità da affrontare e vincere con decisione in ogni sede politica e istituzionale.
La pubblica amministrazione deve essere accessibile, trasparente, amica di cittadini e imprese capace di offrire servizi efficienti e innovativi.
Lo sviluppo del terzo settore è direttamente correlato alle dinamiche inclusive e partecipative della trasformazione digitale.
È necessario favorire la messa in rete dei territori per esprimere al meglio le specificità locali nel contesto globale.
I luoghi di cultura non possono prescindere dal digitale per diventare punti di riferimento per il territorio e il turismo.